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Toscana - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2016 22:24
25/09/2013 11:20
 
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Bolla immobiliare: per Tecnocasa crolla il prezzo delle case a Lucca, per Immobiliare.it aumenta (Fonte: loschermo.it - di Alessandro Lazzarini - 24/09/2013)

LUCCA, 24 settembre - Secondo l'operatore professionista Tecnocasa crolla il prezzo degli immobili lucchesi, che insieme a Siena primeggia in Toscana per la svalutazione del valore delle case nel primo semestre 2013: -6,8% rispetto all'anno precedente, solo la città del 'Palio' fa peggio con un calo di oltre il 9%. A tirar su di morale la città murata arriva però l'analoga indagine di Immobiliare.it, secondo il quale il costo sarebbe in calo in tutte le province tranne Lucca, dove addirittura si registrerebbe un aumento del prezzo medio del 5%. Dopo il crollo dell'edilizia e il boom in provincia della cassa integrazione nel settore, quest'anno +60%, la stagnazione del mercato immobiliare inizia a riversarsi sui prezzi, almeno stando all'indagine dell'operazione di settore Tecnocasa.

D'altra parte che la bolla immobiliare si sia sgonfiata è ormai chiaro a tutti
: il crollo del potere d'acquisto frena i consumi e si rinuncia alle manutenzioni, l'incertezza finanziaria blocca gli investimenti, la stretta bancaria sui mutui rende sempre più difficile il ricorso all'indebitamento e il mercato degli immobili è bloccato in attesa della ripresa. In anni recenti chi aveva liquidità la investiva nel 'mattone', spesso a prezzi che guardar bene potevano anche essere considerati fuori mercato. A Lucca inparticolare si andava dagli anche 6mila euro al metro quadro di zone come Corso Garibaldi, ai quasi 3mila della prima periferia per poi scendere vicino ai 2mila nella Piana. Per quanto riguarda la Provincia altissimi i prezzi a Forte dei Marmi e nelle zone di volleggiatura.

Con il calo della domanda molti hanno pensato bene di tirarsi fuori dal mercato per non dover vendere in un momento in cui il realizzo non sarebbe certo stato massimizzato, un atteggiamento comprensibile ma che chiaramente sta conducendo verso una sostanziale svalutazione del bene 'casa'. A essere penalizzati tuttavia non sono certo i beni di pregio o il settore lusso, che di fatto seppur ridimensionata mantengono la loro nicchia, ma principalmente gli appartamenti e gli immobili per così dire ordinari, anche perché non va dimenticato che, in quasi tutti i territori, una delle conseguenze della bolla immobiliare è stata la costruzione di più abitazioni di quante ne fossero necessarie.

In Toscana il crollo dei prezzi si ha in misura maggiore laddove evidentemente la speculazione aveva agito con più efficacia
, sia per l'effettivo richiamo sia per la 'moda' di andare ad abitare in zone considerate d'elite come Lucca e Siena. Stando ai dati di Tecnocasa sono queste due città a segnare il peggior ridimensionamento dei prezzi degli immobili, con conseguente impoverimento dei proprietari, come detto -6,8% a Lucca e -9,2 a Siena, contrazioni estremamente significative se si pensa che Firenze segna -4,7% mentre altre località sicuramente meno inflazionate si mantengono quasi stazionarie (Livorno -1,4%, Massa Carrara -1,0%, Pistoia -1,6%, Prato -3,4%). Di contro nello stesso periodo per Immoboliare.it la valutazione degli immobili lucchesi sarebbe salita del 5%, andando comunque a fronteggiare la discesa degli anni precedenti, ma di fatto ponendo Lucca sul podio Toscano visto che le altre città per il sito di compravendite sarebbe tutte in flessione, con Massa addirittura oltre il 10%.

Certamente il dato di Immoboliare.it stupisce, inoltre la discordanza di stime riferite allo stesso settore rendono difficile trarre qualsiasi conclusione o idea in merito. Di certo recessione e stagnazione del settore non sono una novità, ma un dato di fatto, e salvo impellente necessità di monetizzare, dunque, al momento il trend dei proprietari è quello di attendere che i prezzi tornino sui livelli pre-crisi. la contingenza non fa intravedere a breve la possibilità di una ripresa che possa rimettere in moto il settore che poi è quello trainante dell'economia, o tale è stato reso nelgli ultimi anni, basti pensare ai professionisti e artigiani collegati al mercato dell'edilizia.
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