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Il mercato immobiliare delle località turistiche

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2015 09:47
03/08/2012 16:23
 
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Ve lo ricordate il video artigianale sull'ipercostruito a Cervia? [SM=g1750163]




MATTONE IN CRISI
Luglio da incubo per gli affitti degli appartamenti Affari in calo del 30 %; crollano anche le vendite


TREND NEGATIVO



di Massimo Previato

CERVIA. Calano gli affitti degli appartamenti, fino al 30%, ma il luglio nero del mattone ha colpito anche le vendite.
I cartelli con la scritta affittasi, in alcuni casi, non si tolgono più; e in questo primo scorcio di agosto, ce ne sono ancora parecchi in giro. «Oltretutto si pensava di peggio - confessa Giorgio Benzi, dell’agenzia Bologna -, almeno per quanto riguarda il mese scorso. Ormai non riusciamo più a piazzare neanche gli appartamenti in prima fila, quelli più appetibili e migliori dal punto di vista strutturale. Attualmente la domanda si concentra nel periodo compreso fra il 4 e il 18 agosto, ma poi c’è il vuoto. E non è una questione di prezzo, mancano proprio le richieste. Per quanto riguarda poi le vendite, qualcosa si sta muovendo timidamente, ma a condizioni che non possiamo soddisfare. Chi vorrebbe acquistare, propone prezzi del tutto fuori mercato per Milano Marittima. Qui, nonostante tutto, le quotazioni immobiliari tengono». Inutile, insomma, cercare un appartamento in centro a prezzi low cost. Con due camere, e per giunta usato, occorrono non meno di 6/700 mila euro. Chi si accontenta di una sola camera, dovrà pur sempre sborsare oltre 300 mila euro. Passando agli affitti dei negozi, la situazione è diversa, perché il mercato dipende dagli affari che si fanno durante la stagione. E per i commercianti questa estate passerà alla storia come una delle più avare, anche per chi mette in vetrina le griffe. «Molti negozianti si lamentano per i magri affari - sottolinea Roberto Mordenti dell’agenzia Quadrifoglio - e per gli affitti troppo alti, ma fino a questo momento non ci sono state disdette. L’area della rotonda Primo maggio è ancora molto richiesta, mentre dove non arriva il passeggio i prezzi sono crollati. Lo dimostrano i locali sfitti delle immediate vicinanze, dove il prezzo delle locazioni non è ancora stato adeguato alla nuova situazione». Le vendite degli alberghi sono invece ferme, come pure quelle degli stabilimenti balneari. In quest’ultimo caso, pende sui bagnini la spada di Damocle della Bolkestein. «Senza sapere a che cosa si va incontro - aggiunge Mordenti -, e con la gara ad evidenza pubblica che incombe, nessuno accetta di investire».
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03/08/2012 16:39
 
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ecco il vecchio video ...

bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8714824&#idm1...
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07/08/2012 12:19
 
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RAVENNA



LA CRISI, IL TERREMOTO IN EMILIA E LE IMPOSTE STANNO AVENDO PESANTI RIPERCUSSIONI PER QUANTO RIGUARDA LE LOCAZIONI SUL LITORALE
MERCATO IMMOBILIARE

Affitti in calo e vendite ferme



A giugno e luglio registrate pesanti flessioni. Agosto pieno grazie agli sconti

RAVENNA. La crisi prima, il terremoto in Emilia (storico bacino di utenza) poi e infine le imposte sulle case hanno e stanno avendo pesanti ripercussioni per quanto riguarda il mercato immobiliare, in particolare sul litorale.
I cartelli con la scritta affittasi (professionali e anche vergati a mano) spuntati un po’ ovunque restano affissi anche in piena stagione. Una stagione nel corso della quale finora si sono registrati cali spaventosi in termini percentuali (soprattutto in giugno) e l’azzeramento delle compravendite. Anche nelle località tradizionalmente per famiglie, dove una volta l’affitto mensile era la norma, gli operatori fanno i conti con il pendolarismo e il trend che ha visto ridursi i soggiorni a una settimana, massimo due. «La gente non prenota più il mese - spiegano Stefania e Angela Vignoli dell’Agenzia Domus, storica immobiliare di Marina Romea -. Giugno è stato un mese nero, a luglio abbiamo registrato un calo nell’ordine del 30%, mentre per agosto siamo riusciti a riempire gli appartamenti a settimane o al massimo per quindici giorni riducendo però i prezzi anche del 20%. Le compravendite? Risentono dell’attuale momento di incertezze e ristrettezze economiche che non invitano agli investimenti». «A giugno, il mese più economico, abbiamo registrato un calo consistente degli affitti, nell’ordine del 30%-40% - conferma Barbara Ravaglia, dell’Agenzia Le Palme -. A luglio la diminuzione c’è stata ma più contenuta, sul 10%-15%, ma è cambiato notevolmente il modo di affittare. Se prima si lavorava sul mese o sui quindici giorni, ora le richieste sono settimanali. Addirittura c’è chi chiede un appartamento per il fine settimana, come fosse un albergo. Le locazioni al mare risentono delle difficoltà economiche delle persone che si toccano con mano nonostante da quattro anni a questa parte i prezzi non siano aumentati. Ovviamente la situazione varia da immobile a immobile, ma se fino a qualche anno fa si affittava tutto ora non è più così. Anche per le vendite quest’anno c’è stato un forte rallentamento. La tendenza partita nel 2008 si è acuita, e se fino allo scorso anno si è comunque lavorato su livelli soddisfacenti, da gennaio il mercato è fermo. Sono tutti timorosi del futuro, c’è paura ad investire tanto che la gente nemmeno si informa più. C’è poi un altro aspetto da considerare che abbiamo notato a Marina Romea; si sta assistendo al ritorno dei proprietari nelle seconde case, quelle che magari prima si affittavano per periodi più o meno lunghi e che ora invece diventano la meta delle vacanze. Segno che anche il ceto medio sente la crisi». Ancor più fosco lo scenario nel lido più a nord del litorale ravennate. «Come sta andando? Beh, se si vuole affittare bisogna abbassare notevolmente i prezzi, a patto che i proprietari degli immobili siano disponibili - commenta Donatella Brognara dell’Agenzia immobiliare Reno di Casal Borsetti -. Giugno è andato malissimo. Dieci appartamenti dati in affitto in tutto. Praticamente niente. A luglio il calo è stato del 50% mentre per agosto la situazione è diversa; le richieste sono però tutte su base settimanale e anche se abbiamo affittato tutto, salvo una manciata di unità, il ricavato è però nettamente inferiore a quello degli anni passati. Questa è senza dubbio la stagione più difficile finora, peggio persino di quella della mucillagine; attraversiamo una crisi strutturata e i cui riflessi si sentiranno ancora. Non parliamo poi delle compravendite; la gente in questo momento non entra nemmeno più a chiedere informazioni». La situazione non muta sotto l’asta del Candiano. A Punta Marina, ad esempio, i problemi sono gli stessi. «Dimezzate prima dell’Imu, ora le vendite sono ferme, mentre per gli affitti resistiamo anche se c’è un calo dei prezzi - conferma Alessandra Sansavini dell’Agenzia Punta Marina Vacanze -. Si lavora ma solo a prezzi trattabili, anzi trattabilissimi, e per periodi sempre più brevi. Per agosto, ad esempio, fino al 18 è tutto pieno, ma gli incassi non sono gli stessi degli anni passati». Più ottimista invece Marco Brighi, titolare dell’Agenzia immobiliare Romagna Lidi con sedi a Lido di Classe e Lido di Savio. «Nonostante tutto la gente è tornata anche se per periodi più brevi - ribadisce -. Ci siamo difesi anche quest’anno, in una stagione che, pur con tutte le difficoltà, almeno per quanto ci riguarda non è stata drammatica. Per il futuro vedremo. Ricordo però che anche negli anni d’oro sentivo molti operatori lamentarsi. Certamente il mercato è cambiato; se a giugno prima ci si concedeva la vacanza in più ora con meno soldi in tasca ci si concentra sui mesi tradizionali. Però, tutto sommato la gente c’è anche se per periodi più brevi». E visti i tempi, è un gran bel punto di partenza. (gi.ro.)
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07/08/2012 12:28
 
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Latina e dintorni ?
va davvero male

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Re: Latina e dintorni ?
labottegadelfuturo, 07/08/2012 12.28:





Je starebbe pure bene.
Gli affitti sono assurdi per gli alberghi & C., non ne parliamo prorio. Vi dico la classica banalità ma è così...poi dici che vai all'estero [SM=g7628]

Poi con la storia del "macigno dell'imu" fanno "ridere".
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Vojo vede na righina nera discendente.

13/08/2012 09:21
 
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Ferragosto, case di vacanza sfitte
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13/08/2012 09:38
 
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Re: Re: Latina e dintorni ?
kemar71, 8/7/2012 12:47 PM:




Je starebbe pure bene.
Gli affitti sono assurdi per gli alberghi & C., non ne parliamo prorio. Vi dico la classica banalità ma è così...poi dici che vai all'estero [SM=g7628]

Poi con la storia del "macigno dell'imu" fanno "ridere".




Mi sono fatto un paio di giorni di mare a Terracina (anzi "teRacina"), zona Porto Badino (non è zona VIP ma volevo sperimentare qualcosa di nuovo).

Spiagge libere mezze vuote, stabilimenti desolatamente vuoti.
Avevo visto su google maps un ristorante dove andare a mangiare vicino alla spiaggia...ed arrivato li l'ho trovato chiuso (ma non chiusura settimanale,proprio chiuso chiuso chiuso).

Tra Terracina e San Felice Circeo è un cimitero di Cartelli Vendesi o Affittasi.

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13/08/2012 14:12
 
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Sardegna, turismo: -70% presenze in 3 anni
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16/08/2012 14:22
 
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Mercato Immobiliare seconda casa: calo di prezzi a Porto Rotondo
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27/08/2012 10:11
 
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08/10/2012 20:50
 
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Nomisma: si sgretola il mercato immobiliare turistico - tabella prezzi (Fonte: idealista.it - 08/10/2012)

Se il mercato delle prime case è in crisi, figurarsi quello delle seconde. Stando ai dati dell'ultimo rapporto Nomisma relativo agli immobili ad uso turistico la caduta della domanda, sia italiana che straniera, sta determinando la discesa dei prezzi di vendita e locazione.

Nomisma prende come riferimento alcune tra le più importanti località marittime e montane. Come possiamo vedere il mq scende ovunque e in modo più accentuato a positano (-7%), cortina d'ampezzo (-6,4%) e madonna di campiglio (-6,2%).



Sul fronte delle locazioni si osserva un calo generalizzato, con un contenimento dei ribassi laddove, come a loano (sv), i prezzi erano di per sé bassi. Porto cervo al contrario (-6,9%) ha gli affitti più alti e di conseguenza i ribassi più consistenti.

29/11/2012 14:50
 
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Le case in montagna perdono fascino: prezzi giù soprattutto nelle mete più chic (Fonte: idealista.it - 29/11/2012)

In tempo di crisi anche le mete chic per le vacanze in montagna perdono parte del loro appeal. I proprietari preferiscono non vendere piuttosto che svendere e i potenziali acquirenti si accontentano di una settimana bianca in un hotel. Secondo le previsioni, infatti, la stagione invernale alle porte riserverà delle sorprese non proprio positive, mentre i prezzi nell'ultimo anno sono scesi più del 4% anche nelle mete più in.

Secondo l'ufficio studi di nomisma, da settembre 2011 a settembre 2012, nelle località turistiche i prezzi sono scesi del 4,4%, per le case in montagna il calo è stato del 4,16%. A perdere di più sono state le mete più rinomate ed eleganti come Cortina, Courmayer e Madonna di Campiglio. In particolare, a cortina i prezzi sono scesi del 6,4% , mentre del 6,2% a Madonna di Campiglio. A tenere di più è sestriere, dove il calo è del 2,5%, ma qui si nota una differenza notevole tra il valore dell'immobile che cercano gli acquirenti e i prezzi richiesti dai proprietari. Quest'ultimi, quindi, preferiscono aspettare piuttosto che svendere i propri immobili, determinando anche un calo delle compravendite.

Un panorama analogo è dipinto da Tecnocasa, che ha rivelato il trend di mercato nei primi 9 mesi dell'anno. Secondo l'ufficio studi, a tenere sono state le aree montane della Lombardia, la Valle D'Aosta e l'appennino modenese, mentre in Piemonte e in trentino i valori hanno perso quasi il 6%.

In controtendenza Gabetti, che ha registrato una sostanziale tenute dei prezzi e delle compravendite. Al nord, tengono bene Val di Fiemme e Val di Fassa con valori che vanno dai 4mila ai 4400 euro al mq per il segmento medio fino a 4600-5200 per il signorile. Gabetti ha registrato le quotazione anche nel sud del paese. Nella località di roccaraso, mentre perdono quotazioni gli immobili superiori ai 30 anni, l'usato più recente e il nuovo vedono aumentare le richieste. Qui i valori viaggiano dai 2500 dell'usato, fino ai 6mila euro al mq per il nuovo in classe A.
07/12/2012 23:32
 
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Valle d'Aosta
Le ultime tendenze del mercato immobiliare: focus sulla Val d'Aosta (Fonte: a-zeta.it - di Maleva - 07/12/2012)

...In Val d'Ayas l'acquisto delle seconde case ha mostrato un lieve calo nei primi 6 mesi dell'anno, ma con una ripresa a partire da settembre. Se qui i tempi per la vendita di appartamenti e case vacanza sono leggermente più bassi (circa 5 mesi), la differenza di prezzo tra il prezzo iniziale richiesto iniziale e il prezzo finale si aggira sul 20%, decretando così un aumento degli sconti. Anche Cervinia mantiene valori stabili, sia per le soluzioni signorili che per quelle medie. Stesso discorso per Champoluc e Challande St Anselme...
21/12/2012 09:44
 
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Non è la fine del mondo, ma di un'epoca. Tedeschi battono italiani nella corsa alla casa (Fonte: ilghirlandaio.com - di Maria Calderari - 21/12/2012)

[...]Il mercato è cambiato così tanto che i tedeschi, come rimarca un’agente immobiliare tirolese, dal lato austriaco, ora non devono più attraversare il Brennero di corsa per prendere la casa preferita. A Solda, un appartamento di due stanze da 50 metri quadrati era venduto a 230.000 euro tre anni fa, ora invece ne costa 170.000. In Val Venosta ora si può comprare un’abitazione da 90 metri quadri per soli 190.000 euro. Fino a tre anni fa, sottolinea Die Welt, i prezzi degli immobili difficilmente scendevano sotto i 240.000 euro.

Le case storiche della zona, che prima venivano vendute sui 250mila euro, ora invece vengono trattate per 150mila, mentre Die Welt sottolinea come abitazioni in Toscana siano acquisibili a partire dai 110mila[...]
15/02/2013 20:55
 
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Italia - le occasioni solo al sud (Fonte: F La Finanza Personale - di Lorenzo Raffo - 28/02/2013)

22/05/2013 10:56
 
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Crisi del turismo immobiliare: commento Fiaip "Turismo, un’estate da brividi: mercato immobiliare a picco" (Fonte: latinatoday.it - 22/05/2013)

Crisi del turismo immobiliare: commento Fiaip

Un’indagine di Trademark Italia – i cui risultati sono stati diffusi nei giorni scorsi – ha dipinto un quadro desolante per il turismo pontino in vista dell’estate 2013 con un calo che dovrebbe registrarsi in quasi tutte le zone del litorale da Sabaudia a San Felice, da Terracina a Sperlonga fino a Formia e Gaeta, senza trascurare anche il picco dell’arcipelago pontino.

E una fotografia altrettanto preoccupante viene scattata anche dalla Fiaip per quanto riguarda il turismo immobiliare: "il responso è un lamento funebre, unanime e disperato, e le percentuali fornite sul calo delle compravendite e degli affitti turistici vanno ben oltre le più cupe previsioni".

Colpa della crisi? Anche, ma non solo: "La nostra è una zona dalle potenzialità enormi – esordisce Vittorio Piscitelli, agente Fiaip di Formia – ma, schiacciato tra crisi e mentalità sbagliata, il segmento turistico è al collasso. Si fa accoglienza per forza d’inerzia, non certo perché le coste pontine fungano da calamita per vacanzieri italiani e non".

E basta guardare i numeri; a "giugno non lo si lavora praticamente più. Per l’intero periodo estivo, i fitti turistici son diminuiti di ben oltre la metà negli ultimi tre anni, e per quanto mi concerne anche sino all’80", continua l’agente.

E non tutta colpa è della crisi: "Manca la mentalità giusta per affrontare il mercato attuale; siamo ancorati al vecchio. Non esiste più il cliente che fitta per un mese, al massimo si loca per una quindicina di giorni se non per una settimana. E chi soggiorna per tempi così brevi vuol trovare un alloggio adatto – spiega il Piscitelli -, chi si ferma sei notti non si sobbarca certo il peso di un trasloco, deve trovare sul posto alloggi forniti di biancheria, stoviglie e tutti i comfort per una permanenza breve. I proprietari sono invece molto restii ad investire per rendere gli alloggi adatti a soggiorni di questo tipo e continuano a proporre immobili costruiti negli anni ‘60/’70 e rimasti tali e quali, con tutte le rughe fisiologiche. I clienti scappano: io, a questo tipo di mercato ho rinunciato volontariamente".

"Non riusciamo a fare turismo né di massa né di qualità" commenta l’agente; e solo un segmento pare immune dal tracollo: l’immobile di qualità. "Segno che il mercato è ancora vivo – sottolinea Piscitelli– e che, se ben proposta, la nostra costa sarebbe in grado di catalizzare una buona affluenza turistica".

"È proprio così – gli fa eco Rita di Immobiliare Casamare, al Circeo -. Il mercato "alto", quello per vendite da oltre un milione di euro, per capirci, è ancora vivace. Ed anche l’appartamento piccolissimo appare in sofferenza solo lieve. Il disastro è sul medio, specialmente non vicinissimo al mare, o non ristrutturato di recente. In quei casi il mercato è completamente fermo".

"Le compravendite, rispetto a due/tre anni fa, sono calate di oltre il 50% - afferma la mediatrice -, lo stesso dicasi per i fitti; e anche il boom dei russi appare ormai un ricordo: arrivati qui dopo essersi innamorati della Sardegna, ora sono avvistati in massa sull’Adriatico". I motivi dell’allontanamento? "Sempre quelli: migliori infrastrutture, organizzazione turistica molto più efficiente, sicurezza maggiormente garantita, immobili proposti di maggior pregio".

Pare quasi che il contesto naturalistico sia di secondaria importanza: "Fa rabbia costatare che siamo perdenti rispetto a zone paesaggisticamente molto meno attraenti della nostra – riprende Piscitelli -, purtroppo dobbiamo ammettere che è l’amara realtà. Manca anche una proposta strutturata: la maggior parte delle offerte non passa neanche tramite agenzia, si appendono cartelli per strada, il massimo dell’improvvisazione. L’intervento del professionista servirebbe a calmierare il mercato, fornire l’assistenza per realizzare al meglio la locazione, consentirebbe visibilità infinitamente superiore ma da quest’orecchio ci si ostina a non sentire: si preferisce il far west, alla stregua di cinquant’anni fa".

"La politica fiscale non può ostinarsi a vedere il nostro settore come l’unico bancomat da cui attingere senza limiti – conclude il presidente provinciale Fiaip, Santino Nardi -. È vero che un cambio di mentalità di chi affitta è auspicabile, altrettanto vero è che, strangolati da Imu e gabelle varie, chi propone un immobile in locazione ad uso turistico è disincentivato su tutti i fronti. È miope continuare a tartassare il mattone: fermando l’immobiliare, si blocca il motore economico dell’intero paese".
11/06/2013 20:10
 
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Immobili al mare: le quotazioni sono in calo (Fonte: it.finance.yahoo.com - 11/06/2013)

Tecnocasa mette in evidenza che nella seconda parte del 2012 le quotazioni delle abitazioni nelle località turistiche di mare hanno registrato un calo del 6,2%. Continua dunque il ribasso dei valori sul mercato della casa vacanza che ha segnalato una contrazione della domanda ed un aumento dell’offerta, quest’ultima in parte determinata anche dall’Imu. Infatti tra coloro che possiedono una casa vacanza, poco utilizzata durante l’anno, si sono registrate diverse dismissioni causate dall’aggravio delle spese. Gli acquirenti si orientano verso il bilocale, dotato di spazio esterno (terrazzo o giardino), in buono stato. Si scelgono soluzioni preferibilmente a pochi passi dalla spiaggia oppure in zone ben servite e con vista mare. Il fronte mare è quello più richiesto ma non sempre la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti è tale da consentirne l’acquisto.

Si preferiscono le regioni più vicine al luogo di residenza, al fine di poter utilizzare l’immobile non solo durante il periodo estivo ma anche in inverno e durante i week end.

Gli stranieri prediligono le soluzioni indipendenti, meglio se posizionate in zone tranquille, a volte anche più distanti dal mare ma con vista panoramica. Tra coloro che acquistano nelle località di mare italiane si segnalano russi, tedeschi, inglesi ed olandesi.

Nell’Italia del Nord si registra un ribasso del 6% dei valori delle località turistiche. Sostanziale stabilità per le località marittime del Veneto, mentre le altre regioni danno segnali di ribasso. Tra queste l’Emilia Romagna con una diminuzione dei valori del 10,5% che ha interessato anche località rinomate come Rimini, Cervia e Milano Marittima. A quest’ultima località si sono interessati anche acquirenti provenienti dall’Europa dell’Est (Other OTC: ECPCY - notizie) . Si segnala poi la continuazione dei lavori di riqualificazione del tratto compreso tra Gatteo Mare e Cesenatico dove sorgeranno strutture alberghiere e sportive.

In Liguria la diminuzione dei valori delle località di mare è stata del 6,2%. La provincia di Imperia è quella che ha avuto la migliore performance con un ribasso dei valori del 4,4%. A seguire la provincia di Savona con una contrazione dei valori del 7,3% ed infine la provincia di Genova con un ribasso dell’8,1%. Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) località più costose si concentrano tutte in Liguria: Alassio al top con 14000 € al mq, a seguire Varigotti con 9900 € al mq, Sestri Levante con 8000 € al mq, Finale Ligure con 7650 € al mq. Sul mercato delle locazioni estive si registra un aumento delle richieste per i mesi di giugno e settembre, meno costosi. In generale c’è una contrazione dei canoni estivi. Mare Nord Liguria Le località turistiche della Liguria hanno registrato una diminuzione del 6,2%. La provincia di Genova è quella che ha segnalato il ribasso di prezzi più forte con -8,1% e tra le località si segnalano Sestri Levante con -12,1%, Lavagna con -10,1% e Chiavari con -9,6% . La provincia di Imperia invece ha avuto un comportamento migliore perdendo solo il 4,4%. Sanremo e Bordighera sono le località che hanno registrato i ribassi di prezzo più contenuti. Nelle località della provincia di Imperia si registrano acquisti di immobili nell’entroterra da parte di stranieri. Nella provincia di Savona ci sono due delle località più costose Alassio e Varigotti. PROVINCIA DI IMPERIA Nel secondo semestre del 2012 le località turistiche della provincia di Imperia hanno segnalato una diminuzione del 4,4% delle quotazioni immobiliari.

Arma di Taggia ha perso l’8,6%, in parte perché il potere d’acquisto si è ridotto, in parte perché i potenziali clienti chiedono un ribasso delle quotazioni. Il numero di richieste è consistente, in quanto gli investitori sono propensi a impiegare i propri capitali sul mattone e a cogliere nuove opportunità di investimento.

Sono attivi i turisti, provenienti soprattutto da Cuneo, Torino e Milano, mentre gli stranieri sono in diminuzione: i primi cercano bilocali e trilocali nei pressi del mare, i secondi prediligono le zone più interne e collinari, dove è possibile godere di ampi spazi circostanti e di tranquillità. Chi ricerca ad Arma di Taggia deve mettere in conto un budget di 150-190 mila €, mentre a Pompeiana si devono considerare 100-120 mila €.

La domanda abitativa si concentra nella zona fronte mare, dove gli immobili risalgono agli anni ’60-’70: mediamente sono valutati 6000 € al mq, ma una soluzione nuova, di qualità elevata e realizzata in classe A può costare fino al doppio. Le zone più interne spesso offrono appartamenti più grandi, talvolta anche a parità di prezzo (circa 4000 € al mq). A Pompeiana i valori sono più bassi e bisogna mettere in conto 3000-3500 € al mq per un buon usato. In generale, sul prezzo finale incide notevolmente la presenza del posto auto che, se venduto separatamente, può raggiungere valori di 20 mila €.

Nella parte più interna, nell’area tra la nuova pista ciclabile e l’isola pedonale, si sta provvedendo alla demolizione di un vecchio cinema al cui posto saranno realizzati appartamenti: i lavori sono in procinto di partire, attualmente si parla di valori abbastanza accessibili.

A Bordighera si registra un mercato rallentato, con prezzi e compravendite in calo, nonostante non vi siano stati problemi riguardanti l’introduzione dell’IMU. Il ribasso delle quotazioni ha favorito il ritorno in città di chi desidera acquistare l’abitazione principale, tipicamente un quadrilocale con cantina e posto auto per il quale si mettono in conto 280-290 mila €. Il mercato delle case vacanze è sempre attivo: i turisti italiani prediligono tagli medio-piccoli il più possibile vicini al mare e con terrazzo, gli stranieri si dirigono nell’entroterra, dove spesso acquistano terreni su cui edificheranno villette.

Sul mercato delle locazioni si registrano richieste da parte di coloro i quali non possono accedere al mercato del credito: dopo la sottoscrizione di un contratto concordato 3+2, un monolocale viene concesso a 300-350 € al mese, un bilocale a 400 € e un trilocale a 500 €. Non mancano gli affitti durante il periodo turistico: un bilocale di quattro posti letto costa 800 € a Giugno, 1000 € a Luglio e 1200 € ad Agosto.

Poiché a Bordighera le costruzioni hanno altezze molto simili, per avere la vista sul mare è necessario dirigersi in prima fila o nel primo entroterra, in posizione più elevata. In entrambi i casi si devono considerare 4000-4500 € al mq: i prezzi si sono pressoché allineati in quanto nella zona “inglese” molti degli ex alberghi riconvertiti in appartamenti prestigiosi sono rimasti invenduti, determinando un calo dei prezzi che li ha resi più accessibili. La zona compresa tra la chiesa di Sant’Ampelio e l’Ospedale è stata edificata negli anni ’60-’70 e presenta quotazioni che oscillano tra 3000 e 4000 € al mq, ad eccezione di corso Italia dove si possono toccare 5000 € al mq per abitazioni ricavate in ex alberghi ormai ristrutturati. Il collegamento ciclopedonale tra Bordighera e Vallecrosia ha fatto rivalutare le abitazioni di quest’ultimo comune anche dai turisti: a titolo di esempio, un appartamento di 70 mq degli anni ’70 situato sulla passeggiata pedonale e dotato di vista mare laterale è valutato 200 mila €, mentre un quadrilocale con posto auto e cantina a 600-700 metri dal mare si compra a 180-185 mila €.

A Diano Marina è stato osservato un andamento al ribasso a causa dell’incertezza legata alla situazione socio-economica generale. Nonostante ciò, diversi risparmiatori hanno preferito impiegare i propri capitali nel mattone. Il mercato di questa zona è quasi esclusivamente legato al turismo: piemontesi e lombardi ricercano bilocali e trilocali situate in aree da cui è possibile raggiungere il mare a piedi e che non costino più di 200-300 mila €, si finanziano in parte con risparmi propri e in parte con l’ausilio del mutuo.

L’offerta immobiliare di Diano Marina consiste in piccole palazzine che non superano i due piani: accanto al centro storico dei primi del ‘900, le altre abitazioni sono più recenti e risalgono agli anni ’60-’70. La zona delle Quattro Strade è un’area verde, pianeggiante e commerciale e, pertanto, molto richiesta: una soluzione in buono stato di conservazione costa 4000-5000 € al mq, praticamente la stessa cifra necessaria per comprare nella zona delle Giaiette. Sant’Anna si sviluppa a ponente in direzione di Imperia ed è composta da diverse soluzioni ricavate da alberghi ormai in disuso, il cui valore si attesta intorno a 5000 € al mq. Vicino all’Aurelia, nei pressi del mare, sono presenti alberghi riconvertiti in abitazioni residenziali e immessi sul mercato a 6000 € al mq, ma il prezzo è ancora troppo alto e, pertanto, molte rimangono invendute. Proseguono i lavori di spostamento della linea ferroviaria nella zona interna, al cui posto sarà realizzata la nuova pista ciclopedonale.

Nelle zone più interne di Diano Marina, dalle frazioni ai comuni limitrofi, il mercato è stato maggiormente riflessivo, in quanto la maggiore offerta immobiliare consente una scelta più ampia e consapevole ai clienti. In queste zone le compravendite sono quasi esclusivamente ad opera di turisti, che devono mettere in conto 200-250 mila € nelle aree più vicine al mare e 180-190 mila € per quelle più interne. Milanesi, cuneesi e torinesi ricercano soluzioni di piccole-medie dimensioni, possibilmente già ristrutturate e il più possibile vicine al mare, mentre gli stranieri (tedeschi e svizzeri su tutti) optano più per la vista mare, spostandosi all’interno e orientandosi anche su tipologie da rimettere a nuovo. I pochi investitori presenti comprano intere palazzine o alberghi dismessi su cui investire 800 mila – 1 milione di euro e poi rivendere.

Il quartiere più turistico è Sant’Anna, che presenta un’offerta variegata caratterizzata da palazzine, alberghi riconvertiti e soluzioni indipendenti: i prezzi di un buon usato oscillano tr Autore: Pierpaolo Molinengo Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online
12/06/2013 18:07
 
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Calano i prezzi delle case nelle località turistiche: in Campania flessione del 5,5% (Fonte: eolopress.it - 12/06/2012)

Calano del 6,2%, nella seconda parte del 2012 le quotazioni delle abitazioni nelle localita' turistiche di mare. Lo segnala una nota del gruppo immobiliare Tecnocasa secondo cui, tra i criteri per l'acquisto spicca la vicinanza "al luogo di residenza" cosi' da utilizzare "l'immobile non solo durante il periodo estivo ma anche in inverno e durante i week end". Tra gli acquirenti nelle localita' di mare italiane si segnalano, in particolare, russi, tedeschi, inglesi e olandesi.

Guardando alle diverse aree del Paese, prosegue Tecnocasa, nel Centro Italia i prezzi delle localita' turistiche di mare "hanno registrato una contrazione del 7,6%: la diminuzione piu' forte si e' avuta nel Lazio (-8,8%), a seguire l'Abruzzo (-6,9%), la Toscana (-5,7%) e le Marche (-3,6%)", mentre per quanto riguarda l'Italia Meridionale e le Isole la contrazione dei prezzi e' stata del -5,7% e del -5%.

"Il Molise - viene osservato - e' la regione che ha segnalato il ribasso dei valori piu' forte (-13,5%), la Sicilia ha registrato un calo del 7%, a seguire la Campania e la Puglia rispettivamente con -5,5% e -5,4%.

Le localita' di mare della Sardegna - chiosa la nota - hanno segnalato una contrazione del 4,4%".
[Modificato da marco--- 12/06/2013 18:08]
18/06/2013 07:08
 
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Crollano i prezzi delle case al mare nel 2012 un altro 8,8% in meno (Fonte: la repubblica - di D.Autieri - 18/06/2013)

[Modificato da marco--- 18/06/2013 07:09]
09/09/2013 21:23
 
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Friuli Venezia Giulia: prezzi case -11% rispetto ai valori 2012
Case vacanza “in saldo” Prezzi in caduta libera (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - di Roberto Urizio - 09/09/2013)

Momento d’oro per chi punta ad acquistare appartamenti al mare o in montagna In Fvg le occasioni più ghiotte d’Italia con ribassi dell’11% rispetto ai valori 2012.

TRIESTE. Per chi ha voglia, e soldi, di comprare o affittare per lunghi periodi una casa vacanza, questo è il momento più adatto, un po' in tutta Italia ma in particolare in Friuli Venezia Giulia. I dati relativi ai prezzi per l'acquisto e le locazioni, a causa della crisi che attanaglia il mercato immobiliare, non solo vacanziero, vedono un calo notevole in tutte le regioni con le aree turistiche friulane e giuliane che fanno registrare i dati con il segno meno più marcato. Gli affitti sono scesi, rispetto all'estate 2012, addirittura del 20%, dato più alto in tutta Italia, pareggiato soltanto dalla Sicilia mentre, secondo l’Osservatorio Immobiliare Turistico annuale redatto dalla Fimaa Confcommercio, la media nazionale è attorno al 10%.

Il dato di un anno fa andava, per un appartamento con quattro posti letto, da un minimo di 300 a un massimo di 800 euro settimanali al mare mentre in montagna si va dai 400 al migliaio abbondante di euro. In agosto un appartamento a Lignano costa da 750 a 1.000 euro alla settimana, a Grado si scende con una forbice che va dai 400 agli 800 euro, a Muggia si va dai 350 a 550 euro, a Marano Lagunare dai 250 ai 450 euro; per quanto riguarda le località di montagna, la più economica risulta essere Sella Nevea (da 250 a 450 euro alla settimana in agosto), la più cara è Sauris (da 450 a 750 euro), in mezzo ci sono Piancavallo, Forni di Sopra, Ravascletto e Tarvisio. Ciononostante il numero di appartamenti affittati è sceso del 12,8% nella nostra regione, dato meno forte rispetto ad Abruzzo (dove il calo è stato il più in Italia con un – 22,5%), Calabria, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e Sicilia, e in questo caso in linea con la media nazionale che si colloca al – 12,0%.

Notevole anche la riduzione dei prezzi per la compravendita di case vacanza che vede il Friuli Venezia Giulia primeggiare in quanto a calo per il costo medio a metro quadrato. Se nell'estate del 2012 comprare una casa (non da ristrutturare) in una località di mare della regione costava, a seconda della zona e dello stato dell'immobile, da circa 2.000 fino a quasi 7.000 euro al metro quadro, quest'anno il prezzo è sceso mediamente del 9,2%, mentre in montagna, dove il prezzo andava da circa 800 a oltre 3.000 euro, quest’estate si è registrato un calo pari all'11,8%. In entrambi i casi si tratta della riduzione più alta tra i dati regionali disponibili.

Come in tutta Italia, anche in Friuli Venezia Giulia c'è stata una sensibile contrazione degli affari a livello di compravendite di case per le vacanze: la riduzione, secondo il rapporto Fimaa, è del 14,0%, dietro a Sicilia (che guida la crisi con un – 18,5%), Sardegna, Piemonte, Umbria e Trentino Alto Adige e leggermente sopra la media nazionale del – 13,2%. A livello nazionale, i prezzi medi di vendita sono diminuiti rispetto allo scorso anno del -6,2% nelle località di mare e del -3,3% in quelle montane e lacustri. In particolare, si registra una debacle sensibilmente più evidente dei prezzi minimi medi, segnale che la qualità sia in grado di tenere meglio il mercato. A Lignano si va dai 1.250 euro a metro quadro per una casa periferica già abitata fino a una massimo di 5.500 euro per una casa nuova con un calo medio di oltre l'11%; riduzione dei prezzi marcata anche a Marano (da 600 a 1.450 euro con una media del - 10,9%) mentre Grado (da 1.350 a 4.600 euro al metro quadro) e Muggia (da 850 a 2.250 euro) registrano un -7,1%. Il top dei prezzi per le località di mare spetta comunque a Sistiana – Porto Piccolo dove si possono spendere fino a 6.800 euro a metro quadrato. In montagna calo consistente a Sella Nevea (-21,6%), dove i prezzi variano da 550 a 1.450 euro al metro quadro, mentre riescono a limitare la riduzione dei prezzi sotto la doppia cifra percentuale Ravascletto (-9,4% con prezzi che vanno da 650 a 2.000 euro) e soprattutto Tarvisio che cede “solo” il 7,8% facendo registrate prezzi per le compravendite da 650 a 3.000 euro al metro quadro.
[Modificato da marco--- 09/09/2013 21:24]
11/12/2013 21:44
 
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Il mercato immobiliare turistico in Valle d'Aosta (Fonte: edilone.it - di Olimpia Ogliari - 11/12/2013)

Nella Valle d’Ayas gli acquirenti di seconda casa sono quasi esclusivamente italiani, provenienti dalla provincia occidentale di Milano, Genova e dal Piemonte. Meno presenti gli stranieri che provengono generalmente dal Nord Europa (Inghilterra su tutte, a seguire la Scandinavia) e sono attivi solamente a Champoluc. La domanda si focalizza su soluzioni indipendenti ubicate in zone esterne e verdi, il budget si attesta a 200-400 mila €, ma difficilmente tali cifre sono sufficienti. Infatti la diminuita disponibilità di spesa ha comportato una contrazione delle quotazioni immobiliari delle località turistiche della Valle d’Ayas del 4,4% con le seguenti variazioni: Brusson (-2,9%), Antagnod (-2,5%) e Champoluc (-5,7%)...
[Modificato da marco--- 11/12/2013 21:44]
15/04/2014 08:46
 
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La crisi del mattone ha colpito anche le seconde case della costa italiana, dalla Liguria alla Puglia
La casa al mare non più un sogno: svendite immobiliari dalla sardegna alla puglia (Fonte: idealista.it - 14/04/2014)

la crisi del mattone ha colpito anche le seconde case della costa italiana, dalla liguria alla puglia. secondo quanto reso noto da tecnocasa, negli ultimi sei mesi del 2013 i prezzi delle abitazioni nelle località di mare in italia hanno registrato una diminuzione del 4,9%. ad essere più colpite toscana (-6,7%), basilicata (-6,3%) ed emilia-romagna (-6,1%)

per quanto riguarda il resto del paese, le regioni del centro e le isole hanno perso rispettivamente il 5,5 e il 5,4%; le regioni del nord e del sud hanno perso il 4,3%; liguria, lazio e puglia hanno perso tra il 4,3 e il 4,4%; calabria e sicilia hanno perso, invece, il 2,4 e il 2,8%.
i prezzi più elevati sono quelli di capri e portofino, seguite da anacapri e forte dei marmi

questo calo dei prezzi sta suscitando un aumento della domanda di seconda casa soprattutto da parte di russi, tedeschi e inglesi. e se i soldi sono pochi, ecco che cambiano le esigenze. se prima, infatti, si cercava la bella vista e il fronte mare, adesso sempre più spesso si va alla ricerca di immobili situati nelle zone limitrofe. e cresce l'interesse per i piccoli borghi un tempo poco considerati

un altro aspetto interessante riguarda l'utilizzo che si fa della casa al mare. per cercare di non andare in rosso, a causa delle numerose tasse che gravano sugli immobili, sono sempre di più i proprietari che decidono di mettere in affitto le seconde case, soprattutto durante il periodo estivo
[Modificato da marco--- 15/04/2014 08:47]
02/07/2014 20:59
 
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Immobiliare turistico mare Isole. Il ribasso dei prezzi stimola la domanda anche da parte di stranieri (Fonte: civitanews.it - 02/07/2014)

Nella seconda parte del 2013 le quotazioni delle abitazioni nelle località di mare in Italia hanno registrato una diminuzione del 4,9%. Le regioni del centro e le Isole hanno avuto il calo più forte rispettivamente con -5,5% e -5,4%. Le regioni del Nord e del Sud hanno perso il 4,3%. La Toscana ha registrato un calo del 6,7% e a seguire la Basilicata con -6,3% e l’Emilia Romagna con -6,1%. La Calabria con -2,4% ha fatto meglio e la Sicilia che ha chiuso con -2,8%. Liguria e Lazio hanno avuto una contrazione dei valori del – 4,3% e la Puglia del -4,4%. Tra le località più famose che hanno segnalato una diminuzione di prezzo a due cifre segnaliamo Jesolo (-16,7%), Golfo Aranci (-15%), Sant’ Antioco (-13,3%) e Pizzo Calabro (-10%).

I comuni più costosi si confermano Alassio con 12 mila € al mq, Varigotti e Sestri Levante con 8000 € al mq, Final Pia e Positano con 7000 € al mq.

Il ribasso dei prezzi nelle località turistiche sta stimolando non solo la domanda di seconda casa ma anche quella di prima casa e questa è una novità che non si era ancora registrata.

Diminuisce la disponibilità di spesa di chi spende per la casa vacanza: difficilmente si superano i 300- 350 mila € per acquistare bilocali o trilocali con spazio esterno (giardino o terrazzo), in buono stato, vicino al mare o in zone servite (la presenza dei servizi diventa importante soprattutto quando si è distanti dal mare). Quando la disponibilità di spesa non è sufficiente si rinuncia alla vista mare o al fronte mare, che erano tra gli aspetti più apprezzati dai potenziali acquirenti in passato.

L’aumento della tassazione sulla seconda casa sta spingendo ad utilizzare di più l’abitazione durante i week end e in altri periodi dell’anno. Per recuperare parte delle spese sono sempre più le persone che affittano l’immobile anche per alcune settimane ad agosto o a luglio, quando si possono percepire canoni più elevati.

Il ribasso dei prezzi sta restituendo nuova linfa anche agli acquisti da parte di stranieri, russi, tedeschi ed inglesi che si orientano sia su appartamenti con vista mare sia su soluzioni indipendenti più importanti ma anche più distanti dal mare che rispondono al loro bisogno di tranquillità. Gli acquirenti stranieri apprezzano anche le case d’epoca nei borghi storici di alcune località di mare.

L’analisi socio demografica di chi ha acquistato la casa al mare tramite le agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che il 36,3% ha un’età compresa tra 45 e 54 anni; l’82,3% sono sposati, il 79,5% acquista senza ricorrere al mutuo, e le tipologie più compravendute sono i trilocali (39,5%), seguiti dal bilocale (27,3%).

SICILIA

Nel secondo semestre del 2013 le quotazioni delle seconde case in Sicilia hanno segnalato una diminuzione del 2,8%. Un leggero aumento ha interessato la provincia di Messina, mentre quella di Palermo è in diminuzione. Quotazioni stabili a Milazzo. La Piana è una zona in espansione, dove si stanno realizzando soluzioni indipendenti e semindipendenti e si concentra la domanda di prima casa: vengono richieste solo tipologie con giardino e i prezzi ammontano a circa 240 mila €.

SARDEGNA

Nella prima parte del 2013 le quotazioni della casa vacanza in Sardegna hanno registrato un calo del 5,8%. La provincia di Olbia – Tempio vede un ribasso dei valori dell’8,7%, quella di Carbonia – Iglesias dell’11,7%, mentre la provincia di Cagliari ha visto una contrazione del 4,3%. APula e S. Margherita di Pula tra gli acquirenti di casa vacanza ci sono persone residenti in Piemonte, in Lombardia e tra gli stranieri svizzeri, olandesi, inglesi, tedeschi, francesi che si stanno riaffacciando e, novità, i rumeni. Le zone più gettonate sono Is Molas dove è presente un importante Golf club e Chia: c’è un’offerta di qualità molto elevata, con abitazioni di prestigio (ville singole importanti) che possono superare il milione di €. Da segnalare che a Is Molas sono partiti i lavori per l’urbanizzazione del primo comparto di lotti per un importante progetto residenziale ad opera di Fuksas. A Budoni la richiesta è in ripresa, soprattutto nella frazione di Porto Ottiolu, grazie alla presenza del porticciolo turistico e di tipologie residenziali realizzate tra gli anni ’80 e ’90. A Villasimius, rispetto ad un anno fa, si registra un aumento della domanda di immobili nel centro del paese, da chi ha un budget non molto elevato, sia per la presenza dei servizi e sia per i prezzi più contenuti ed abbordabili. Prezzi in calo ad Arzachena e in particolare a Cannigione dove, negli anni precedenti, ci sono state numerose nuove costruzioni, molte delle quali sono ancora invendute o stanno riscontrando notevoli difficoltà. A Porto Rotondo si registra un mercato movimentato da acquisti di seconda casa a scopo turistico. I ribassi degli anni precedenti stanno consentendo l’avvicinamento in questa zona anche a chi non aveva un’alta disponibilità di spesa. Ad acquistare anche stranieri (soprattutto tedeschi e inglesi), i quali non di rado possono impiegare un milione di euro, che ricercano ville prestigiose con ampio giardino annesso e vista panoramica. Non mancano gli investitori, che approfittano dei prezzi più convenienti per comprare anche villette a schiera da ristrutturare e rivendere.

Tutta la parte di Porto Rotondo che si trova all’interno del Consorzio è quella più prestigiosa, qui le soluzioni già ristrutturate e dotate di ampia veranda con vista sul porto possono toccare punte di 10 mila € al mq. Soluzioni particolarmente prestigiose e signorili si trovano a Punta Lada e Punta Volpe, dove un appartamento in condominio può toccare 8500 € al mq e una villa singola con ampio giardino annesso può superare abbondantemente il milione di euro.

Ad Alghero si avvertono segnali positivi a partire dal 2014. C’è più fiducia verso l’acquisto immobiliare, ma si tratta di persone che ricercano la prima casa, approfittando di una maggiore offerta di seconda casa che i proprietari non riescono più a mantenere. È stata ultimata la nuova passeggiata ciclopedonale che collega la zona Lido con il porto e attualmente sono in corso i lavori di rifacimento dei marciapiedi e dell’arredo urbano nella parte frontale ad essa. I lavori stanno procedendo bene e potrebbero essere terminati già per l’estate.
01/08/2014 10:01
 
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Nella seconda parte del 2013 le quotazioni delle abitazioni nelle località di mare in Calabria hanno registrato una diminuzione del 2,4%
Tecnocasa: prezzi giù del 2,4% in località marine (Fonte: a-realestate.it - 31/07/2014)
08/11/2014 09:50
 
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La montagna perde quota (Fonte: Il Sole 24 Ore - di Paola Dezza - 06/11/2014)

Più che dimezzato il numero di acquisti dal 2009, nonostante i prezzi continuino a diminuire

In discesa verso quella valle che potrebbe essere il punto di minimo per il segmento. Secondo Scenari Immobiliari le transazioni di abitazioni di montagna a fine 2014 saranno 2.900 su un totale di vendite di seconde case di 21mila unità mentre nel 2009 erano 6.500 le transazioni in vetta su un totale di 34mila seconde case vendute. Per Tecnocasa nei primi sei mesi del 2014 le quotazioni in vetta hanno perso il 3,6%. La regione che ha segnalato il ribasso dei prezzi più forte è stata l’Abruzzo (-5,6%), a seguire il Piemonte con una contrazione dei valori del 4,5% e poi il Trentino Alto Adige con -3,3%. La Valle d’Aosta chiude con -3%. Tiene il Veneto con valori stabili (-0,6%). Scende quindi la domanda di seconda casa, in particolare per le tasse sempre più gravose e per le incertezze economiche che hanno interessato piccoli e medi imprenditori e liberi professionisti...
30/07/2015 08:41
 
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Mercato immobiliare: case vacanza, ancora ribassi per i prezzi (Fonte: wallstreetitalia.com - 29/07/2015)

Calo 5% su base annua. Sotto la media nazionale Abruzzo (-9%) e Calabria (-7,5%), seguite da Basilicata, Marche e Molise (-6%).

NEW YORK (WSI) - Resta in calo il mercato immobiliare delle abitazioni turistiche. E' la fotografia scattata dall'Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2015 di Fimaa-Confcommercio che, in collaborazione con Nomisma, ha passato in rassegna l'andamento del mercato delle case vacanza di 185 località di mare e 100 di montagna e lago.

Dalla ricerca emerge che nel 2015 il prezzo medio per l'acquisto di un'abitazione turistica in Italia è pari a 2.360 euro al mq commerciale con un trend dei prezzi in calo: il dato medio segna un -5,0% annuo.

Il calo maggiore si è registrato in l'Abruzzo (-9%) e Calabria (-7,5%), seguite da Basilicata, Marche e Molise, che registrano un -6%. La maggioranza delle regioni (9 su 20) ha fatto segnare una diminuzione dei prezzi in linea con quello medio nazionale (-5%). Solo l'Umbria ha presenta valori di compravendita sostanzialmente in linea a quelli del 2014 (-0,6%).

Sul fronte opposto, Santa Margherita Ligure (Ge) resta in cima alla classifica delle principali località turistiche per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita di appartamenti nuovi, con 14.500 €/mq. Sul podio Forte dei Marmi (Lu) con 14.000 €/mq e Capri (Na) con 13.500 €/mq. A seguire, Madonna di Campiglio (Tn), Courmayeur (Ao) e Cortina D'Ampezzo (Bl). (MT)
[Modificato da marco--- 30/07/2015 08:41]
23/09/2015 09:47
 
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Calano i prezzi delle case-vacanza: -2,4% al mare, tiene il lago (Fonte: repubblica.it - 07/09/2015)

L’Ufficio studi di Tecnocasa segnala che il valore degli immobili è ancora in calo, si arriva a scendere del 3,1% per le case di montagna. In Liguria la contrazione è del 4,4%, in Abruzzo dell’8,5%. Crescono i laghi di Como e d’Iseo

MILANO – Pur in un mercato della casa che dà l’impressione di aver lasciato il peggio alle spalle, resta debole il settore delle case vacanza. Nella prima parte del 2015, infatti, gli immobili turistici hanno visto prezzi ancora in diminuzione rispetto al semestre precedente: -2,4% il ribasso nelle località di mare, -3,1% per i valori delle case in montagna, performance migliori per il lago che chiude con -0,8%. A fare i conti è l'Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa. Tra le zone di mare la Liguria segna una contrazione dei valori pari al 4,4%, la Campania del -3,2%, l'Emilia Romagna chiude il semestre con un calo del 2% e la Calabria con -0,9%. Le quotazioni delle abitazioni nelle principali località lacustri italiane sono in diminuzione dello 0,8%. I valori delle case sul lago di Como e d'Iseo registrano un +0,5%, mentre quelli del lago di Garda segnano una contrazione dell'1%. Per le tipologie ubicate sul lago di Garda si conferma l'interesse all'acquisto da parte dei turisti tedeschi e si registra una buona tenuta dei prezzi per le case della sponda veronese. In montagna, infine, la valutazione degli immobili scende in media del 3,1%. Soffre l'Abruzzo (-8,5%), dove Roccaraso ha registrato un calo del 10,9%. Va meglio il Piemonte (-2,7%) con alcune località stabili tra cui Bardonecchia e Cesana Torinese. La Valle d'Aosta chiude con -2,9%. La tipologia preferita da chi acquista una casa vacanza è il trilocale con il 41,6% delle compravendite, seguita dal bilocale che si attesta al 38,8%. Più basse le performance di monolocali (8,9%), 4 locali (8,8%) e 5 locali (1,9%). Le stesse tendenze si erano registrate nel primo semestre del 2014. Ad acquistare la casa vacanza sono soprattutto persone d'età compresa tra 45 e 54 anni (29,3%), poi tra 35 e 44 anni (26,8%) e quindi tra 55 e 64 anni (24,4%). Ben otto volte su dieci chi compra una casa vacanza è coniugato. Questa proporzione è rimasta praticamente invariata rispetto al primo semestre del 2014. Per quanto riguarda le modalità di acquisto dell'abitazione da utilizzare durante le vacanze, solo il 20,2% delle compravendite è stato concluso con l'ausilio di un mutuo bancario. L'anno scorso, nello stesso periodo, la percentuale di chi ha comprato la casa vacanza avvalendosi del mutuo era del 24,3%, quindi leggermente maggiore.
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